Teatro

Ea Sola e la danza dei contrasti

Ea Sola e la danza dei contrasti

È un’atmosfera di luci e ombre, un cammino quasi onirico in una dimensione ancestrale; “Sècheresse et pluuie” racconta attraverso gesti e immagini evocative, simboliche una realtà eterna, intessendo un dialogo muto con lo spettatore attraverso il corpo, il canto e la scenografia. Il bianco e il nero, le luci e le ombre, l’uomo e la natura; in un susseguirsi di quadri coreutici lenti e cadenzati accompagnati dal suono di un tamburo, i danzatori narrano una fiaba mitica, quella del sole e della pioggia che bruciano e inondano la terra abitata da uomini inerti come marionette, legate ai fili del destino. L’incessante alternarsi di gioia e tristezza, di movimenti repentini e scattosi e di fluide legazioni, trascina lo spettatore in una dimensione epica, dove il coro funge da controaltare ai protagonisti; il sole e la pioggia continuano incessanti la loro opera non curandosi della sofferenza umana. Solo alla fine si interrogheranno sul senso profondo di questo dolore e instaureranno l’alternarsi delle stagioni come garanzia di equilibrio e giustizia cosmica. I movimenti corporei studiati nei minimi dettagli e regolati su suoni evocativi e quasi onomatopeici, sono una fusione di danza contemporanea e antico-orientale; la dimensione mistico evocativa viaggia tra memoria e presente proiettandosi verso il futuro. La coreografa Ea Sola riesce dunque a creare un dialogo suggestivo e profondo, approdando al suo senso del mondo: «il passato è come un’ombra perduta e il destino dell’uomo è esserne alla continua ricerca».